Sterrati iconici, resi celebri dal passaggio del Sanremo mondiale, hanno fatto da palcoscenico a Campostrini ed a Salandini.
Affrontare strade che hanno segnato la storia del mondiale rally sono già una sorta di vittoria, indipendentemente dal risultato effettivo raggiunto in gara.
Con questo spirito si è vissuto il Venerdì ed il Sabato al Rally del Brunello, evento in grado di riportare alla mente i fasti del Sanremo, quello vero, che su questi sterrati ha fatto la storia.
Due erano i portacolori schierati per l’occasione da Rally Team, ad iniziare da un Roberto Campostrini che, in coppia con Virginia Poddi su una Peugeot 208 Rally4 curata da La Marca Racing, ha concluso decimo di classe ed undicesimo di gruppo RC4N con un grande sorriso.
“Da qualche mese avevo deciso di partecipare a questa stupenda gara” – racconta Campostrini – “ed abbiamo corso senza pretese, per puro divertimento e piacere di godersi strade che hanno visto passare tutti, proprio tutti i big del mondiale. Abbiamo solo cercato di portare a casa la vettura sana anche perchè non saremmo mai stati in grado di competere per le parti alte della classifica. La nostra 208 si è comportata benissimo, così come il team che si è dimostrato molto professionale. Peccato che il percorso, tra i migliori sterrati d’Italia, sia stato drasticamente accorciato per via di regolamenti che reputo ridicoli. A parer mio andrebbero rivisti, più che in fretta, altrimenti va a finire che gli organizzatori mollano la presa. Per quest’anno chiudiamo la stagione e siamo contenti così. Grazie alla scuderia Rally Team, a La Marca Racing, alla mia navigatrice Virginia ed a tutti i partners che ci hanno supportato.”
Un comune denominatore che ha visto protagonista anche l’esordiente Luca Salandini, ai nastri di partenza con una Peugeot 208 R2 di La Marca Racing e con al proprio fianco Paola Ferrari.
Al primo approccio con le strade bianche la seconda punta della compagine di Rosà ha portato a termine il proprio compito, salendo sulla pedana d’arrivo da terzo di classe Rally4 – R2.
“Era il mio primo rally su terra” – racconta Salandini – “ed abbiamo pagato un po’ dazio sulle prime prove perchè volevamo cercare di capire il comportamento di questa vettura. Siamo soddisfatti del risultato che abbiamo ottenuto, guardando anche la classifica assoluta oltre che quella della nostra classe, perchè qui abbiamo trovato i migliori specialisti dello sterrato. Un’esperienza che ripeteremo certamente anche nel 2024. Grazie a tutti i partners, al team La Marca Racing, alla mia naviga, al mio amico Roberto Campostrini che mi ha coinvolto in questa avventura in Toscana. Dovevano essere quattro giorni di divertimento in compagnia e così è stato. Un particolare ringraziamento all’organizzatore, Loriano Norcini, che si è visto impegnato a dribblare numerosi paletti che l’hanno ostacolato, riuscendo a portare in porto l’evento.”