Al secondo atto del tricolore il pilota di Bassano del Grappa cambia casacca, passando al kartcross Casmat, ed ottiene il miglior risultato in carriera, entrando in semifinale.
Vento di cambiamento quello che ha contraddistinto il rientro all’attività agonistica di Luciano Visintin, assente dalla scena dallo scorso mese di Ottobre e rientrato, nel weekend, nel Campionato Italiano Rallycross.
Dopo svariate partecipazioni alla guida del kartcross Yacar il portacolori di Rally Team ha deciso di cambiare casacca, salendo per la prima volta a bordo di un Casmat.
“Grazie a Matteo Brizio, importatore ufficiale per l’Italia di Casmat, è nata questa opportunità” – racconta Visintin – “e ho deciso di accoglierla, a braccia aperte, perchè mi piaceva l’idea di andare contro corrente. In Italia dovremmo essere in tre in tutto, ad usare questo kartcross, e dalle prime impressioni devo dire che il balzo in avanti, rispetto al vecchio telaio, è davvero notevole. Il mezzo è molto competitivo ma bisogna starci sopra, un bel po’, per capirlo a fondo.”
Quale occasione migliore se non quella di scendere in campo in quel di Castelletto di Branduzzo, appuntamento del tutto inedito per la serie tricolore che ha visto un Visintin a proprio agio con il nuovo mezzo, staccando il miglior risultato personale della propria carriera.
Dopo aver preso le misure ad un tracciato sconosciuto all’ambiente del rallycross, più di derivazione pistaiola e con una parte dedicata allo sterrato abbastanza esigua, il pilota di Bassano del Grappa si difendeva bene nella heat iniziale, nonostante qualche contatto.
“Era da Ottobre scorso che non salivo sul kartcross” – sottolinea Visintin – “e qui correvo con un mezzo totalmente nuovo, su un circuito mai visto prima e caratterizzato da tanto asfalto. Praticamente si correva quasi su tutta la pista di Castelletto ma devo ammettere che l’organizzazione ha svolto un lavoro notevole per riuscire a mettere in piedi un tracciato da rallycross. Sulla prima heat non siamo andati per niente male, eravamo in crescita costante.”
Nonostante un fuori programma sulla seconda heat, che gli costava il ritiro nella stessa, Visintin riusciva a mantenere alto il passo nelle successive, andando a firmare il miglior risultato personale ovvero l’accesso alla semifinale che, per un soffio, non si concretizzava nella finale.
Per un paio di posizioni il bassanese non riusciva a staccare il pass per l’atto conclusivo ma rientra dall’appuntamento lombardo con tanta esperienza e con rinnovata fiducia per il futuro.
“Se non fosse stato per l’errore sulla seconda heat” – conclude Visintin – “forse andava ancora meglio. In fondo al rettilineo ho anticipato di un metro l’inserimento al tornantino e mi sono girato, imbattendomi in una pila di gomme. Non riuscendo ad uscire mi sono dovuto ritirare. Nonostante questo siamo riusciti, per la prima volta, ad entrare in semifinale, alla settima gara in carriera con il kartcross. È stata come una vittoria per noi perchè il livello di questo campionato è davvero altissimo. Peccato per la finale mancata. Come rientro è più che buono.”