Tra le millesei del produzione il pilota di Valdobbiadene brilla all’Adriatico, prima del ritiro, mentre quello di San Pietro Mussolino chiude ottavo al Prealpi Orobiche.
Fine settimana intenso per Rally Team, quello recentemente archiviato, con la partecipazione di due portacolori che si sono alternati in altrettanti contesti, diametralmente opposti, legati a distanza dalla tipologia di vettura, la millesei di gruppo N.
Alla prima tappa del Campionato Italiano Rally Terra, l’edizione numero ventotto del Rally Adriatico, si è rivisto al volante Luca Frare, sceso sugli sterrati marchigiani per testare la Mitsubishi Colt Cz3, vettura che passerà poi di mano al figlio Pierluigi e che lo accompagnerà per tutto il proseguimento della massima serie tricolore su sterrato, tra le giovani promesse.
Il pilota di Valdobbiadene, sovvertendo ogni pronostico, dopo la prima tornata di prove speciali si installava al terzo posto di classe N2 e, con la complicità di sfortune altrui, ereditava una seconda piazza che manteneva, con distacchi minimi, sino al ribaltone della prova numero sei.
L’impossibilità di ripartire dalla successiva service area, a causa dell’assenza di un parabrezza nuovo in assistenza, lo costringeva ad alzare bandiera bianca senza però togliere la soddisfazione per il passo dimostrato, alla guida del nuovo acquisto curato da La Marca Racing e qui supportato dal team Galiazzo, e per aver testato, a destra, la giovane Miriana Gelasi.
“Mio figlio Pierluigi affronterà quasi tutto il CIRT” – racconta Frare – “quindi ritenevo doveroso, da buon padre di famiglia, tastare il polso all’intera situazione prima di passare il testimone. Lui è un classe 2002, è giovanissimo. Credo sia il più giovane della storia del CIRT. Erano anni che non guidavo una vettura di N2 e questa è pure diesel. Pensavamo di pagare di più rispetto alle Peugeot 106 ed invece siamo andati molto bene, sino a quando siamo usciti di strada. Fortunatamente siamo ripartiti ma non avevamo a disposizione un nuovo parabrezza quindi, nonostante gli sforzi dei ragazzi di Galiazzo, abbiamo dovuto abbandonare. Grazie ai nostri partners, che seguiranno mio figlio, ed a Rally Team. Complimenti a Miriana, molto brava.”
Tanta la ruggine da togliere in quel del trentacinquesimo Rally Prealpi Orobiche per Rubens Rigodanzo, alla guida di una Citroen Saxo di gruppo N condivisa con Mirko Tinazzo alle note.
Per il pilota di San Pietro Mussolino un’ottava piazza finale in classe N2, sulla vettura del double chevron curata da Green Motorsport, una prima uscita stagionale che lo soddisfa in pieno.
“Sulla prima prova al Sabato abbiamo commesso parecchi errori” – racconta Rigodanzo – “ma ci sta perchè era oltre un anno e mezzo che non correvo e non avevo mai usato la Saxo con i quindici. Sulla prova in notturna abbiamo divagato sull’erba, tentando di aumentare il ritmo, ma senza conseguenze. Alla Domenica, sulle prove che sono state usate lo scorso anno per il mondiale, siamo migliorati parecchio e di questo ringrazio il mio navigatore Mirko perchè mi ha tenuto a bada dove tendevo ad esagerare. Grazie alla Green Motorsport, mi hanno aiutato su tutti i fronti. Grazie ai nostri partners ed alla scuderia Rally Team. Siamo andati in crescendo ed ora che abbiamo rotto il ghiaccio vedremo quale sarà il prossimo evento che affronteremo.”