La vittoria del patavino argina, solo in parte, la delusione per i ritiri di Battaglin, Mores, Fanton e Sbalchiero, protagonisti di livello prima di alzare bandiera bianca.
Poteva essere un tripudio ed invece la prima edizione del Dolomiti Brenta Rally, andato in scena lo scorso fine settimana ad Andalo e nei dintorni, ha regalato a Rally Team una serie di cocenti delusioni, smorzate dall’unica vittoria arrivata sul campo.
Partenza a fulmine per Alessandro Battaglin, in coppia con Selena Pagliarini sulla Hyundai i20 R5 curata da PR2 Sport, secondo assoluto al termine della prima frazione di gara, quella del Venerdì, ed in piena lotta per la vittoria finale, solo quattro i secondi a separarlo dalla vetta.
Fatale si rivelava la prima “Val Lomasona” con il rosso da Marostica uscito di strada su un tratto stretto e molto insidioso che ha reso vano ogni tentativo di riprendere il controllo della vettura.
Un ritiro, che sa tanto di addio alla Mitsubishi Lancer Evo IX gruppo N, per un Daniel Mores, in coppia con Beatrice Croda, protagonista di un lungo calvario che non si è concluso in bene.
Il pilota della scuderia di Rosà, impegnato nella rincorsa al Challenge Internazionale Polizie Europee, dopo aver iniziato la due giorni trentina al comando della N4, al decimo in gruppo RC2N ed al quindicesimo assoluto si vedeva presto costretto a soffrire per problemi di natura tecnica, culminati in un guasto all’idroguida che non gli consentiva di proseguire il cammino.
Un ultimo canto del cigno che lo mette di fronte ad un radicale cambio di rotta e, nel prossimo futuro, potrebbe anche materializzarsi un naturale avvicinamento verso la nuova classe regina.
Ad allungare la lista delle docce fredde ci ha pensato Marco Fanton, in coppia con Ileana Contado sull’intramontabile Peugeot 106 Rallye gruppo A, curata dal team Galiazzo.
Il vincitore della A6 al Colli Trevigiani si dimostrava particolarmente a proprio agio sulle veloci speciali di Andalo, comandando tra le millesei preparate ma anche viaggiando al terzo di gruppo RC4N nonché all’undicesimo posto in assoluta, prima di abbandonare la compagnia sulla quarta speciale, quella di “Sporminore – Campodenno”, a causa di una toccata.
Non è andata di certo meglio a Roberto Carlo Sbalchiero, al volante di una Renault Clio 3 Racing Start curata da Leon Competition e condivisa nell’occasione con Ugo Tomasi, obbligato a dare forfait sul penultimo tratto cronometrato, a causa del cedimento di una sospensione, mentre era al comando, in solitaria, della classe RS 2.0 e con un feeling in costante crescita.
Unico a salvare il bilancio della compagine vicentina è stato il coriaceo Fabio Bertazzolo, in coppia con Davide Benetton su una Citroen AX gruppo A, vincitore della classe A5, dodicesimo di gruppo RC5N ed autore di una bella rimonta che lo ha visto passare dal cinquantunesimo posto nella classifica assoluta fino alla casella numero trentasette, all’arrivo nel cuore di Andalo.
“Vettura ed assistenza perfetta” – racconta Bertazzolo – “con il nostro capitano Federico che è stato molto bravo. Gara veramente bella, c’era di tutto. Siamo abbastanza soddisfatti. Essendo solo in due in classe ci siamo confrontati con le N2 e, conti alla mano, saremmo arrivati terzi, ad un soffio dal secondo. La nostra idea sarebbe quella di iniziare la quinta zona di CRZ ma è ancora presto quindi, prima di Salsomaggiore, cercheremo un’altra gara per tenerci in allenamento. Il nostro obiettivo è quello di arrivare alla finale. Un doveroso grazie a Federico Turco ma anche a tutti i ragazzi dell’assistenza. Grazie quindi a Dennis, a Luca ed a Nicolò.”