Il Rally Piancavallo, prima prova della Coppa Rally ACI Sport in zona quattro, vede Rally Team incassare tre secondi posti su ben quattordici portacolori al via.
Un Rally Piancavallo avaro di soddisfazioni per Rally Team con la scuderia di Rosà che mette in bacheca soltanto tre secondi posti, su un plotoncino di ben quattordici portacolori al via, al termine del primo atto di Coppa Rally ACI Sport in zona quattro.
Uno shakedown bagnato non ha permesso ad Enrico Zille, in coppia con Franco Durat su una Ford Fiesta R5 di Motor Team, di trovare il giusto feeling ed una foratura, sulla quarta prova, ha fatto il resto, obbligandolo ad accontentarsi della quindicesima piazza in classe R5 – Rally 2.
Debutto positivo, ai piedi del podio in Rally 4 sulla prima “Pradis”, per Roberto Petozzi, con Eros Zanetti su una Peugeot 208 R2 di Team Autocar, costretto al ritiro sulla quarta speciale per noie tecniche ma soddisfatto per aver impensierito avversari molto più esperti in classe.
Su una vettura gemella, messa a disposizione da Baldon Rally, Matteo Duca ha archiviato la pratica friulana al dodicesimo di classe Rally 4, affiancato da Giorgia Tullio alla sua destra.
Ancora una Peugeot 208 R2, targata Galiazzo, per Luca Fedrigo, rallentato da una toccata sulla prima “Barcis – Piancavallo”, con sosta in prova nel pensiero di aver forato, che ha fatto perdere tempo prezioso e lo ha relegato, insieme a Luciano Sapienza, al sedicesimo di Rally 4.
Il migliore di categoria, undicesimo alla fine, è stato un Filippo Vanzetto, affiancato da Giorgio Simioni sulla Peugeot 208 Rally 4 di Baldon Rally, che si aspettava qualcosa di più.
Primi punti in chiave CRZ per Davide Vanin, alle note Allen Pianon su una Renault Clio Williams gruppo A di MotulTech Racing, grazie al quinto posto siglato in classe A7, ottenuto al debutto sull’intramontabile francesina da rally, nonostante una toccatina ed una foratura.
Poca fortuna, tra le duemila gruppo A, per Marco Crozzoli, assieme a Fabio Treccani su quell’Opel Astra GSI che lo ha tradito, sulla terza speciale, a causa di un dado di un giunto.
Un boccone amaro mentre ricorreva il trentennale dalla sua prima partecipazione al Piancavallo ed uno zero sia per l’Alpe Adria Rally Cup che per il Challenge Internazionale Polizie Europee.
Due anni di lavoro, sulla Renault Clio RS in versione Racing Start, ed uno stop, dopo la terza speciale a causa di un malore del navigatore Marco Santin, hanno portato Alessandro Bravin a parcheggiare anzitempo, al riordino di Piancavallo, rimandando il riscatto alla prossima.
Un problema elettrico, sulla terza speciale, ha messo la parola fine all’esordio di Marco Mazzucato e della moglie Laura Condolo, in gara con una Renault Clio Williams gruppo N.
Ottimo debutto quello di Matteo Doretto, con Adriano Gioelli su una Renault Clio Rally 5 di Gima Autosport, alla fine secondo di classe e buon quinto nella generale di gruppo RC5N.
A recitare un ruolo da protagonista, assieme al figlio d’arte sia Domenica che in chiave CRZ, è stato anche Riccardo Zavagno, secondo di A6 e di RC4N con Manuel Lazzer su una Peugeot 106 Rallye gruppo A di Galiazzo, imitato dal sempreverde Fabio Bertazzolo, secondo di classe A5 con Davide Benetton e perfettamente assecondato dalla sua Citroen AX gruppo A.
Piancavallo da dimenticare, in classe N2, per Gianluca Cella, fuori per una toccata sulla prima prova, a bordo di una Peugeot 106 Rallye gruppo N di Team Autocar con Arianna Michelutti.
Stessa sorte toccata anche a Loris Modolo, in gara con David Granziera su una Citroen Saxo gruppo N di Green Motorsport, parcheggiato su un albero per una pozza d’olio non segnalata.