Il presidente, in coppia con Zannoni, salva il bilancio di Rally Team al Mundialito Triveneto, assieme ad Alessio, Baù e Cappellari, riscattando la sfortuna di molti.
È stato un Rally Città di Bassano particolarmente duro nei confronti della scuderia di casa, rientrata dalla due giorni del Mundialito Triveneto con poche soddisfazioni e con la principale arrivata grazie al presidente di Rally Team, Pier Domenico Fiorese, che ha portato la sua Mitsubishi Lancer Evo X R4, curata da La Marca Racing e condivisa con Francesco Zannoni, alla vittoria di classe ed al titolo nell’International Rally Cup.
Per il patron del sodalizio di Rosà anche il terzo gradino del podio tra gli Over 55 ed un buon gruzzoletto di punti che lo rilancia in testa al Challenge Internazionale Rally Polizie.
“Per portare a casa l’IRC dovevamo vincere a Bassano” – racconta Fiorese (presidente Rally Team) – “quindi la tensione si mischiava alla concentrazione, fino alla fine. Sulla Cavalletto abbiamo fatto la differenza, rifilando oltre mezzo minuto al nostro diretto rivale in campionato. Auto perfetta, grazie a La Marca Racing, così come il buon Francesco. Siamo soddisfatti.”
È durato soltanto due prove il Bassano di Alessandro Battaglin, con Selena Pagliarini su una Hyundai i20 WRC di HMI, rallentato da problemi alla turbina e bloccato poi da quelli al cambio.
Tanto divertimento ma epilogo sfortunato, fuori sulla quinta per noie alla trasmissione, anche per Daniel Mores, in coppia con Raffaella Quetti su una Skoda Fabia R5 di Delta Rally.
Fine settimana sofferto pure per Paolo Alessio, terzo di classe al debutto sulla Mitsubishi Lancer Evo X R4 di MFT Motors con Enrico Sandri al suo fianco, penalizzato da problemi di temperature che lo hanno costretto a rinunciare al bang, puntando unicamente all’arrivo.
Il tabellino delle defezioni ha visto anche l’inserimento di Christian Camazzola, dettando le note a Michele Milani su una Mitsubishi Lancer Evo VII gruppo N, in lotta con i migliori del produzione in avvio ma già fermo, sulla prima “Valstagna”, a causa del cedimento del turbo.
Debutto positivo per Antonio Zanarella, in coppia con l’esordiente Roberto Mosele, su una Peugeot 208 R2 di Galiazzo, buon ventottesimo in Rally 4 in mezzo a tanti piedi pesanti.
Meglio di lui, ventunesimo dopo l’ultima speciale, ha fatto Filippo Vanzetto, assieme a Rudy Tessaro su una Peugeot 208 Rally 4 di Baldon Rally, in progressione verso il prossimo Schio.
Battesimo sfortunato, all’età di quarantasette anni, per un Denis Crivellaro che, sulla prima “Cavalletto” si è visto costretto a parcheggiare in anticipo la Peugeot 208 R2, messa a disposizione da Delta Rally e condivisa con Denis Zuliani, tradito dallo sporco e da una toccata.
Iscritto con Mauro Cumerlato ed una Peugeot 208 Rally 4 di Baldon Rally ma non presente ai nastri di partenza, a causa di impegni personali, Davide Vanin ha dichiarato forfait anticipato.
Problemi di natura meccanica hanno invece segnato lo stop di Michele Alberto Bertuzzo, alle note Michael Guglielmi, fermo dopo la seconda con la Renault Clio Williams gruppo A.
Stessa sorte toccata anche ad uno sfortunato Alberto Puppato, in coppia con Michele Barison su una Renault Clio RS gruppo N seguita da Leon Competition, al palo sulla sesta speciale quando era in pieno recupero e con il podio di classe N3 ampiamente alla propria portata.
Una duemila del produzione che si è rivelata fatale anche per Nicolò Mezzalira, alle note Christian Ronzani su una seconda Renault Clio RS gruppo N, soddisfatti del divertimento provato ma delusi dall’aver abbandonato la carovana, ad inizio secondo giro, per noie ai freni.
Dopo tanti bocconi amari la compagine vicentina torna a sorridere grazie all’eterno Remigio Baù, settantasei primavere all’attivo ed una passione immutata in oltre quarantacinque anni di gare nei quali ha abbondantemente superato quota duecento presenze.
Per lui, in coppia con Silvano Cerato su una Peugeot 208 Racing Start, il secondo di RA5N.
Un lampo nella notte prima che la dea bendata continuasse ad accanirsi contro la scuderia casalinga, ripartendo con un Carlo Maroso che, al volante della Peugeot 106 Maxi Kit Car di Galiazzo e con Enrico Fantinato alla sua destra, ha dovuto deporre le armi dopo la quarta speciale per il cedimento di un semiasse che gli ha sottratto una certa vittoria in classe K10.
Poca fortuna anche per l’esordiente Denny Cappellari, alle note Andrea Rigoni su una Peugeot 106 Rallye gruppo A di Galiazzo, fuori dai giochi, era settimo di A6, prima del giro conclusivo.
Stessa sorte toccata a Michele Luca Alessio, affiancato da Massimo Menegon su un’altra Peugeot 106 Rallye gruppo A, rallentato da problemi al motore che, nonostante il frenetico lavoro del team, lo hanno portato al ritiro anticipato mentre viaggiava ottavo di classe A6.
Millesei del gruppo A che si è dimostrata un’autentica bestia nera, aumentando il numero dei bocconi amari da digerire anche con il debuttante Luca Pianezzola, affiancato da Alberto Speranza sull’ennesima Peugeot 106 Rallye gruppo A, bravo a prendere le misure alla grintosa francesina ma autore poi di una toccata al posteriore sulla seconda “Cavalletto”.
Tanta esperienza per lui ed un quinto in A6, prima del ritiro, che fa ben sperare per il futuro.
A cercare di raddrizzare un bilancio pesante ci ha provato Gabriele Cappellari, bravo a portare al successo la Peugeot 106 Rallye gruppo A di Galiazzo in classe A6, in compagnia di Domagoj Dujman, ed aumentando la caratura del risultato terminando quarto tra gli Under 25.
Secondo sfumato, in classe RS20, per Roberto Carlo Sbalchiero e la sua consueta Renault Clio 3 in versione Racing Start, condivisa con Mirco Santacaterina alle note, fermo sulla prima “Valstagna” per un piccolo problema meccanico che gli ha rovinato tutto il divertimento.
Podio sottratto in classe N2, per un problema elettrico ed un tempo imposto, a Gianmaria Dissegna, con Thomas Ceron su una Peugeot 106 Rallye gruppo N di Team Autocar, vincitore di quattro speciali sulle sei disputate nella giornata di Sabato ed alla fine soltanto settimo.
Millesei del produzione che ha invece sorriso ad un raggiante Giuseppe Cortese, su una seconda Peugeot 106 Rallye gruppo N di Team Autocar, bravo a rompere il ghiaccio con un più che positivo quinto in classe N2, alla sua prima al volante nel mondo dei rally.
Dulcis in fundo spazio alle dame con Anna Borgo, assieme a Mattea Modenini sull’ultima Peugeot 106 Rallye N2 iscritta e portata in campo da Galiazzo, a conti fatti seconda nel femminile e sedicesima in classe N2, nonostante una toccata che la ha penalizzata.