Papà Luca, in sostituzione al figlio Pierluigi, chiude in bellezza l’ultimo round del CIR e del CIRT, centrando la vittoria in N2 e chiudendo ai piedi del podio in gruppo N.
Meglio di così non si poteva archiviare il Campionato Italiano Rally ed il Campionato Italiano Rally Terra, conquistando quell’affidabilità che era venuta a mancare nei precedenti appuntamenti della stagione e che, in occasione dell’ultimo Liburna Terra, ha permesso a Luca Frare di centrare una bella vittoria tra le millesei del produzione.
In sostituzione al figlio Pierluigi, inizialmente designato per la campagna tricolore nel CIRT ma poi bloccato da impegni lavorativi, il portacolori della scuderia Rally Team dimostrava a tutti la competitività della Mitsubishi Colt Cz3, in versione ex trofeo, firmando lo scratch in N2 sulla prima prova speciale, quella di “Tenuta di Canneto”, e rifilando distacchi già importanti.
“Sulla super speciale del Venerdì pomeriggio siamo partiti molto forte” – racconta Luca Frare – “e, nonostante il fango dovuto alla pioggia caduta in precedenza ed una foratura a metà prova, siamo riusciti a crearci un piccolo vantaggio per la giornata del Sabato. Eravamo soddisfatti.”
Al Sabato mattina il pilota di Valdobbiadene, affiancato da un Alessandro Arnaboldi che sostituiva in extremis lo sfortunato Matteo Lamecchi, si trovava al comando delle operazioni con 11”4 su Bernabei, 11”5 su Coppola, 16”6 su Ferrari ed andava ad aprire la giornata con un alto successo parziale mentre a “Serraspina” il locale Coppola si candidava per un testa a testa.
Il secondo giro vedeva Frare allungare, seppur di poco, a “Riparbella” ma, sulla successiva ripetizione di “Serraspina”, il trevigiano vedeva dissolversi quasi tutto il proprio gruzzoletto.
Uscito dal sesto impegno con la testa della classifica persa, per 1”7, il pilota della turbo diesel giapponese, curata da La Marca Racing, contrattaccava su una delle icone del rallysmo mondiale, la prova di “Ulignano”, infliggendo ben 15”3 a Coppola e ritornando in vetta alla N2.
Consapevole che molto, quasi tutto, si sarebbe giocato sull’unico tratto cronometrato indigesto alla piccola Colt, quello di “Serraspina”, Frare partiva a testa bassa ma l’uscita di scena del diretto rivale gli consentiva di tirare i remi in barca, godendosi una vittoria che allontana le nubi.
Un successo ulteriormente valorizzato dalla quarta posizione nella generale del gruppo N.
“Al via c’era un gruppo di ragazzini che si è messo a ridere quando ci ha visti partire con la Colt” – aggiunge Frare – “ed arrivare a fine della gara, dimostrando che anche con una vettura che costa poco si possono ottenere delle belle soddisfazioni, ci ha gratificato. Sul veloce sapevamo di pagare, in termini di cavalleria, rispetto alle 106 ed alle Saxo ma sul guidato siamo andati davvero molto forte. Denis, di La Marca Racing, ed il mio figlio Pierluigi hanno fatto un lavoro eccellente sulla vettura, trovando quella affidabilità che ci mancava nelle gare di quest’anno. Grazie a tutti i nostri partners, a Denis ed a Bubi che, il primo da casa ed il secondo in campo gara, hanno fatto un lavoro notevole. Grazie a mio figlio Pierluigi e ad Alessandro, un navigatore con poche gare alle spalle ma con tanta passione. Grazie a Pier Domenico Fiorese, una persona eccezionale, ed a tutta la scuderia Rally Team. Avanti così.”