Il portacolori di Rally Team colleziona un fatale ritiro, nel quarto atto della Coppa Rally ACI Sport di seconda zona, che pregiudica irrimediabilmente la rincorsa alla finale.
Proprio non ci voleva e il Rally della Lanterna, del recente fine settimana, ha messo la parola fine sull’avventura nella Coppa Rally ACI Sport di zona due, unita al R Italian Trophy, per Roger Vardanega, vittima di un fatale stop forzato nel genovese.
Un primo campanello di allarme tintinnava nelle orecchie del pilota di Possagno prima del via, assente la fida Chiara Corso alle note ma ben sostituita dal giovane Samuele Pellegrino.
“Orfano della Chiaretta” – racconta Vardanega – “ho corso con un ragazzo di Prato, Samuele Pellegrino. Un giovanotto di belle speranze e con tanta passione. Auguro a lui un futuro importante perchè sono certo che la sua passione lo porterà molto distante. Grazie a lui, per avermi affiancato, ed a tutta la sua famiglia, per il sostegno che ci ha dato in questo weekend.”
Ottime le sensazioni provate dal portacolori di Rally Team durante lo shakedown, alla guida della Peugeot 208 R2 curata da La Marca Racing, prima di un fuori programma, avvenuto sull’ultimo passaggio, che portava un deciso cambio di fronte sull’avvio della gara.
“Stava andando tutto per il verso giusto” – sottolinea Vardanega – “ma, sull’ultimo giro dello shakedown, siamo usciti di strada. Abbiamo fatto un po’ di danni all’anteriore. Grazie al lavoro dei ragazzi di La Marca Racing, assieme a quelli del team Galiazzo, siamo riusciti a ripartire.”
Con i postumi della botta a farsi sentire Vardanega usciva dalla doppia tornata del Sabato con il dodicesimo e con il decimo tempo di classe R2B, entrando nella top ten provvisoria.
Un passo che migliorava con costanza ad inizio Domenica, grazie rispettivamente ad un nono e ad un settimo parziale che gli consentivano di recuperare un’altra posizione nella generale.
Una “Pievetta” in leggero calo di rendimento, undicesimo in prova, veniva presto arginata dalla successiva “Monte Penna” dove il trevigiano saliva alla casella numero otto tra le R2B.
Un ultimo acuto prima di vedersi costretto ad alzare bandiera bianca quando, al termine della gara, mancavano all’appello soltanto due tratti cronometrati, lasciando tutti nello sconforto.
“Ho faticato molto per la botta dello shakedown” – conclude Vardanega – “ma volevo arrivare alla fine, a tutti i costi, così ho stretto i denti e sono andato avanti. Stavamo migliorando e recuperavamo posizioni, dopo ogni prova. Al secondo giro sulla più lunga un problema al miscelatore dell’olio ci ha portati al ritiro. Con questo zero l’avventura in seconda zona, per la CRZ e per R Italian Trophy, si chiude qui perchè non abbiamo più alcuna possibilità di recuperare il divario. È stata comunque una bella esperienza e ne sono felice. Ero davvero giù di morale ma come mi direbbe qualcuno che ben conosco e che mi guarda dal cielo, porto il suo stesso cognome, non bisogna mai mollare e mai arrendersi quindi continuerò a seguire il suo consiglio. Faremo qualcosa di più vicino, magari il Bassano o qualcos’altro. Vedremo.”