All’Autodrom Grobnik Dall’Antonia, in coppia con “Riccio”, sale sul gradino più basso della tradizionale quattro ore di fine stagione, al termine di una trasferta tribolata.
Il tradizionale appuntamento di fine stagione con la quattro ore endurance di Rijeka sorride a Rally Team, al termine di un fine settimana che si è dimostrato tanto sofferto quanto soddisfacente per i portacolori della scuderia di Rosà.
Ai nastri di partenza trovavamo una sola punta al via per la compagine vicentina, Romy Dall’Antonia, che, condividendo la Seat Ibiza Cup targata Fully Open con “Riccio”, ha saputo raddrizzare una situazione che si era rivelata complicata già dalle prove del Venerdì.
“Sul bagnato del Venerdì” – racconta Dall’Antonia – “il mio compagno di squadra è purtroppo uscito di strada, demolendo la nostra vettura contro un rail. Rijeka è una pista vecchio stampo e non ha lunghe vie di fuga. Fortunatamente siamo riusciti ad arginare i danni in qualifica, chiudendo in seconda fila con un buon terzo, ma avevamo davanti una lunga notte. Siamo rientrati in Italia, per recuperare una vettura uguale, e siamo ritornati indietro. Il tempo di sistemare il tutto, di dormire un paio di ore ed era già tempo di iniziare la gara.”
L’Autodrom Grobnik veniva baciato da uno splendido sole al Sabato ed allo scattare del semaforo verde la Seat Ibiza Cup si installava in terza posizione nella generale, cercando di tenere il ritmo di avversarie dotate di una cavalleria nettamente superiore.
“Siamo partiti bene con la nostra Ibiza” – sottolinea Dall’Antonia – “ed eravamo terzi assoluti in avvio ma contro le Cupra in versione TCR la differenza di cavalleria era abissale. Noi ne avevamo duecento mentre i nostri avversari viaggiavano nell’ordine di trecentosessanta circa.”
Un regalo della dea bendata consentiva loro di passare in seconda piazza nell’assoluta, allargando il divario con il primo dei diretti inseguitori, già in ritardo di un giro.
Alla terza ora, delle quattro in programma, un calo di concentrazione del compagno di abitacolo di Dall’Antonia si traduce in una pesante penalità, in grado di riaprire totalmente la partita.
“Avevamo un gran ritmo” – aggiunge Dall’Antonia – “e stavamo creando un bel gap con i nostri avversari ma, forse per la stanchezza, Riccio ha superato due vetture doppiate in regime di safety car e questo ci ha portato ad uno stop and go di cinque minuti. Una penalità che, secondo me, è stata eccessivamente severa. Il nostro terzo posto non era più una certezza.”
Nell’ultima ora Dall’Antonia metteva in campo un passo da qualifica, firmando il record sul giro, e mettendo in cassaforte una sudata terza piazza, sia in assoluta che tra gli oltre duemila.
“Auto fantastica, piacevole da guidare” – conclude Dall’Antonia – “e ci siamo divertiti molto. Grazie ai nostri partners ed all’amico ed organizzatore Guerrera che ci invita sempre qui.”